ANTIMONITE

(STIBNITE) 

La stibnite è un minerale, un solfuro di antimonio. Sono suoi sinonimi antimonite e stibina.

 

Il nome stibnite deriva da stibio, voce desueta per antimonio, e (antimo)nite. Il nome stibina deriva dal greco στίβι = nero-antimonio, conosciuto già nell'antichità.

Il nome antimonite deriva forse dall'arabo 'utd' mu.

Altra possibile origine secondo una leggenda medievale fa riferimento per il nome di questa pietra: al fatto che ‘antimonite’ deriverebbe da ‘anti-monaco’, in quanto alcuni secoli fa una confraternita di monaci decisero di fabbricare delle posate di antimonio, inconsapevoli che questo avrebbe causato loro del vomito a causa delle proprietà emetiche del materiale.

 

 Formula chimica:  Sb2S3

Sistema cristallino: – ortorombico

Densità: – 4,63 g/cm³

Durezza: – 2
Colore: – grigio piombo o acciaio con sfumatura blu-verdastra
Lucentezza: – metallica
Opacità: – opaco
Striscio: – grigio piombo

Chakra: - 1° Centro della radice 

 

Abito cristallino

Cristallizza in prismi allungati o aciculari, appiattiti trasversalmente e striati parallelamente alla direzione di allungamento, talvolta ricurvi; esistono anche geminati e in masse granulari di aspetto fratturato o compatto. I cristalli di Ichinokawa, nell'isola di Shikoku, in Giappone sono eccezionalmente grandi: alcuni esemplari raggiungono i 50 cm.

Caratteri fisico-chimici

Tenera e pesante, sfaldabile parallelamente alla direzione di allungamento, e fratturabile ortogonalmente. Opaca e con piani di sfaldatura con forte lucentezza metallica. I cristalli sono abbastanza flessibili ma non elastici. La colorazione superficiale del minerale è blu scura.

È solubile in HNO3 e HCl caldo; fonde facilmente al cannello. Dà origine ad una patina bianca su carbone in fiamma ossidante; annerisce in KOH.

 

Località di ritrovamento

Ad Harz e Wolfsberg, in Germania; a Milešov in Repubblica Ceca e Kremnica, in Slovacchia; in California (USA); nel Borneo in Indonesia; belle druse sono state trovate a Baia Sprie, in Romania; in varie località dell'ex-URSS; a Gebel Hamimat, in Algeria; a Ichinokawa, nell'isola di Shikoku, in Giappone il cui giacimento è esaurito; altri giacimenti sono presenti in Messico, Bolivia, Perù e Francia centrale; i maggiori depositi al mondo sono quelli dello Hunan e dello Kwantung in Cina, dove è associato al cinabro.

In Italia I giacimenti più importanti si trovano nella zona di Manciano (provincia di Grosseto) ove molteplici miniere (Tafone, Poggio Fuoco, Montauto, Macchia Casella) sono state sfruttate fino alla metà degli anni novanta. Nel 2012 è stata condotta un'esplorazione mineraria da parte di una società canadese di un'estesa fascia di territorio di questo comune alla ricerca di residui giacimenti di stibnite ma il progetto è stato ritirato a causa dei rischi ambientali legati all'attività estrattiva[4]. Sempre in Italia e precisamente in Sardegna si trovano due siti minerari ove in passato si estraeva il minerale, nelle miniere Sa Lilla, nel Comune di Armungia e Genna Flumini nel comune di San Vito.

Altri giacimenti sono a San Bartolomeo Val Cavargna, in provincia di Como; a Viarago, nel comune di Pergine, in Trentino; in una miniera di Renon, in provincia di Bolzano si trovavano cristalli lunghi fino a 2 cm; cristalli aghiformi sono rarissimi nell'arenaria di Calafuria, a Livorno; giacimenti sono presenti anche ad Arborese e Gerrei in Sardegna; molto belli i cristalli delle Cetine di Cotorniano, presso Sovicille, in provincia di Siena e infine a Scansano e a Monticiano, in provincia di Grosseto.

 

Proprietà della Stibnite

 

Secondo la tradizione antica la Stibnite possiede qualità terapeutiche di cui possono beneficiare sia gli organi sessuali che il collo e gli occhi. Proprio nel caso di questi ultimi, si era soliti polverizzare il minerale e usarlo come ombretto. Inoltre, per la sua capacità di riflettere la luce fu considerata simbolo del sole.

 

La Stibnite è un cristallo molto fragile, quindi maggiormente adatto alla meditazione e alla contemplazione. Inoltre, risulta essere un ottimo talismano sia in caso si avverta la necessità di apportare un profondo cambiamento nella propria vita, sia per allontanare dubbi, paure, insicurezze e negatività. È una pietra indicata in quei casi in cui, a seguito della perdita del proprio lavoro, si desideri ritrovare una posizione produttiva all’interno della comunità.

 

Tuttavia, le migliori qualità della Stibnite sono quelle di incrementare la creatività e il senso artistico e armonizzare i propri interessi con gli ideali più elevati. Aiuta a controllare le emozioni, a gestire gli impulsi sessuali, a liberarsi dalle dipendenze e dalle abitudini negative. Prima fra tutte l’eccessivo uso di sigarette.

 

Oltre a rivelare a se stessi la propria vera natura, stimola l’individuo all’ascolto della propria voce interiore, al pensiero razionale e oggettivo, al superamento dei pensieri limitanti.

Sul piano fisico è un valido aiuto per risolvere i problemi di stomaco, come nausee, bruciori e vomito. È utile per i disturbi della pelle, come eczema, prurito, rughe ed eruzioni cutanee in genere.

I chakra collegati alla Stibnite sono il primo e il quinto, ovvero, il Muladahara e il Vishudda rispettivamente.

 

FONTE: it.wikipedia.org

               www.ilgioardinodegliilluminati.it

              

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